Il Crocus Sativus
Lo zafferano, spezia pregiata dalle antiche origini, viene ricavato dagli stimmi del fiore del croco, da cui ne deriva il nome scientifico Crocus Sativus.
Il croco è un fiore appartenente alla famiglia delle iridacee, caratterizzato da un vivace e intenso colore viola.
Il segreto della produzione dello zafferano, tuttavia, non sta nel suo splendido fiore, bensì negli stimmi rosso fuoco, i quali vengono fatti essiccare e conservati con cura e sapienza dagli abili produttori.
Anche l’antica mitologia greca cercò di spiegare le origini del Crocus Sativus: secondo il mito, la nascita del fiore sarebbe dovuta alla punizione inflitta dal Dio Ermes al giovane Crocus per essersi invaghito della ninfa Smilace. Nel corso dei secoli, la sua produzione e introduzione nella cucina internazionale si è estesa sempre di più, mentre l’arte della sua coltivazione ha sapientemente unito l’agricoltura moderna con la tradizione.
La storia dello zafferano si intreccia inevitabilmente anche con quella della Lombardia, in particolar modo con le sue ricette più iconiche, come il rinomato “risotto allo zafferano”. Piatto in cui l’unione del riso, uno dei prodotti caratteristici lombardi, e della nobile spezia dà origine a un perfetto connubio di sapori delicati ma avvolgenti.
La coltivazione dello zafferano però, non è praticabile ovunque: richiede la presenza di un terreno argilloso e ricco di nutrienti e di un clima piovoso in inverno e secco in estate. Caratteristiche climatiche che si ritrovano in Oltrepò Pavese, area ricca di storia agricola e ideale per la produzione della spezia pregiata.